Probabilmente hai già visitato il nostro sito in passato oppure è la prima volta che ci approdi. In entrambi i casi una domanda a cui volgiamo darti risposta è la seguente:
Che fine ha fatto il fab lab di Pavia dal 2015 ad oggi (2018/05/24)?
La risposta è interessante, TI SUGGERISCO DI Leggerla per prendere spunto su pro e contro di un’iniziativa multisettoriale come quella del fab lab Pavia, del suo Spazio virtuale “SPAZIO GECO” e molti altri spin off che ne sono derivati.
Arriviamo alla risposta secca.
Il fab Lab ha preferito concentrarsi su una domanda interna all’associazione per realizzare un nuovo tipo di servizio ovvero quello di “impiegare ed applicare” il mondo della digital fabrication ,dell’ IoT, del open source e della manifattura 4.0, in un ambito ben preciso. Quale?
Il settore su cui ci siamo concentrati è quello della valorizzazione dei beni culturali in Italia.
Ti starai chiedendo perchè questa scelta?
La risposta è semplice, ci appassionava enormemente.
Essere al servizio dei beni culturali infatti (troverai anche questa dicitura spesso BBCC) significa poter contriburie con nuove tecnologie, nuovi media, innovazione e molto altro al processo di valorizzazione e presa di conoscenza e consapevolezza di quanto ricco sia il nostro patrimonio culturale in Italia.
“L’italia è un museo a cielo aperto, se poi contiamo i monumenti e le opere custodite all’interno di musei e luoghi di cultura, questo patrimonio si moltiplica a livelli esponenziali, dato che il bene in quanto tale è un condesato stratificato e iperconesso di storia, arte e cultura” L. De Sanctis
Detto questo ci è sembrato davvero interessante poter inserirci in questo settore, appunto mettendoci al servizio del patrimonio culturale. Di fatto contribuendo attivamente alla trasformazione dei sistemi di fruizione interattiva, tra pubblico e beni custoditi.
Abbiamo pensato fin da subito che le tecnologie potessero essere un nuovo medium comunicativo, che potesse permettere una maggiore comprensione di opere e patrimonio da un lato e dall’altro permettere una maggiore affluenza.
Tornando alle origini di tale scelta (condivisa per altro collegialmente all’interno della nostra struttura), ci siamo mossi passo passo per fare i primi esperimenti, cercando col tempo di strutturarli in progetti e sistemi di fruizione più complessi e migliori, secondo il metodo del learn by doing.
Di fatto Il Fab Lab oggi è uno strumento interno di Spazio Geco, per operare in questo affascinante mondo, il mondo dei beni culturali. 🙂
Ma non rinneghiamo le nostre origini o meglio sappiamo da dove e come siamo partiti in questa avventura..
Per questo ti spiego come e perchè il Fab Lab è nato ed è cresciuto!
Il fab lab è nato nel dicembre del 2013. Nel 2014 abbiamo divulgato molto cosa fosse, ospitando eventi nostri ed esterni. ABBIAMO CERCATO DI FARE BREVI CORSI DI FORMAZIONE su stampa 3d, arduino, Droni etc. costituendo un Open day fisso, il sabato mattina.Insomma l’impegno ce lo abbiamo messo (ah nessuno ci pagava per questo praticamente eheh si può dire che fosse all’89% volotariato) ciò nonostante la cosidetta MASSA CRITICA sia di operatori del Fab Lab , sia di Utenti del Fab Lab non è stata raggiunta. Ovvero di fatto avevamo un’affluenza di 10-15 persone ogni incontro. Questi maker erano comunque sporadici e senza un programma chiaro da seguire. Pensare a dun fab lab vuol dire infatti pensare un po’ a come organizzare da un lato una scuola, dall’altro una fabbrica. In questi modelli il tempo da investire è fondamentale. O meglio gli ingredienti necessari al decollo sarebbero: il tempo, l’organizzazione, i tools e possibilmente un ritorno economico che renda sostenibile tutto il processo. Insomma all’inizio abbiamo ampiamente spaziato, crecando di diffondere il verbo del maker. Una cosa simpatica è stata realizzare un gruppo aperto, chiamato GECO CROWD TEAM, di fatto questo gruppo aveva l’obiettivo di pensare nuovi concept legati a prodotti innovativi da immettere sul mercato, generalmente nel campo IoT. Secondo questa linea di intervento più organizzata alcuni risultati sono arrivati almeno in termini di metodologia e qualità del team work. Poi un progetto, nato in questa scatola di lavoro, è finito davanti ad una giuria di Venture capital e affini, un altro invece l’abbiamo lanciato su kick starter con un esito infausto, nonostante l’impegno e le risorse spese 🙁
Tra il 2015 ed il 2016 abbiamo parallelamente portato avanti anche altre linee di intervento e filoni progettuali sui temi del making e della digital fabbrication etc. Abbiamo concluso di fatto un lungo percorso fatto di progettazione e supporto per scuole start up, bandi di attrazione territoriale, sviluppo e affiancamento sul product development a studenti, aziende e professionisiti o semplicemnte chi aveva un’idea nel casseto e voleva condividerla con noi.,sono davvero tanti i casi che si sono sviluppati in questa direzione. Da ognuna di queste opportunità di confronto sono nate pillole, pillole dialogiche molto preziose, utili al proprio know how professionale e personale.
Oggi il fab lab rimane uno strumento principalmente dedicato alle necessità interne che ti ho spiegato. Lo facciamo verso i BBCC però il nostro modello è un cerchio, un anello aperto, in grado di accolgiere richieste ed innovazioni dall’esterno, dalla community e dal terriotrio. Questo vuol dire che siamo sempre aperti ad ascoltare, se serve supportare e poi sviluppare nuovi progetti di innovazione 4.0. 🙂
Questo lo facciamo molto ma molto spesso impiegnando gratuitamente il nostro tempo tal volta anche delle risorse economiche e tool, per pura passione
Quindi ci siamo strutturati per applicare le tecnologie 4.0 in un ambito ben preciso ma questo non vuol dire che siamo restii ad aprirci a nuove sfide e traguardi e soprattutto, tu maker, troverai sempre una porta aperta in via Carlo Magenta n.11 🙂 per discutere di nuovi concept e nuove opportunità! 🙂
Per questo se hai un’idea e pensi ti possa servire un confronto gratuito, beh non ti diremo mai di no!
Potrai fissare un incontro o passare (meglio se avvisi prima però), ti offriremo un caffè, ti faremo vedere la struttura e le attrezzature, i progetti etc. ma soprattutto ascolteremo le tue idee e ci porremo come se questo progetto lo avessimo pensato noi ovvero cercheremo di regalarti il meglio delle nostre riflessioni progettuali, creative e di problem solving sulla tua idea o CONCEPT. 😉
che dire se vuoi scrivici o telefonaci i riferimenti li trovi ovunque, anche qui sotto 😉 Grazie 🙂